Ironico, sofisticato, sexy. Costume domatrice con stile, con set di accessori coordinati. Costume Domatore Circense con stile, con set di accessori coordinati. Costume Clown Donna. Colorato, sbarazzino, curato nei dettagli. James Feddeck e Andrea Obiso protagonisti del primo concerto del Le invasioni Fiorentine a teatro! Intervista al Teatro Elettrodomestico. Maria Pia Morelli, dalla carta alla tela. Incontro con Dario Ballantini. Share on Facebook. La stanza della Musica Radio Rai3.
Al via le candidature per le residenze artistiche di Fondazione Cirko Vertigo. Una sostanza in grado di scombussolare la salute della fauna marina e impiegata per la fabbricazione di vernici per gli scafi dei mezzi natanti.
Il guado si ripete con notevole frequenza In pratica l'attuale inutile barriera di vecchi pali uniti da catena, va completata con pali inox e rete metallica idonea fino in mare. Solo in questo modo si impedisce l'accesso all'area altamente inquinanta. Ammoniaca Solvay finita in mare?
Tutto comincia la mattina del 28 agosto. Nello stabilimento Solvay a ridosso della spiaggia, si tenta di avviare due distillatori per il trattamento di acqua di scarto contenente anche ammoniaca.
Pesci morti, ma nessuno stop alla balneazione. Sulla spiaggia dove qualche anno fa era arrivata anche Bianca Balti per girare lo spot della Tim, al momento si continua a fare il bagno. Alti livelli di inquinamento, non solo ammoniaca. Salute a rischio. Soldi pubblici a Solvay. Serviranno per il rinnovamento di una centrale di produzione di energia, ma anche per la costruzione di nuovi sistemi di trattamento delle acque contenenti ammoniaca e metalli pesanti.
Veronica Ulivieri 3 settembre IlFattoQuotidiano. Ma intanto infuriano le polemiche. Il sindaco Alessandro Franchi scrive alla Solvay e pretende chiarimenti. Si arriva addirittura a ipotizzare di estendere il divieto di balneazione oggi metri a sud e a nord del fosso. Oggi lo stabilimento guidato da Davide Papavero sta giocando una sfida importante sul risanamento ambientale. Icona contestata di un mare pulito. Andrea Rocchi per Il Tirreno.
Lo dice Arpat, che non spiega tuttavia le cause. Secondo nostre fonti si sarebbe verificato un blocco del sistema informativo, il cervellone della sodiera, con successiva aperture delle valvole di scarico e la raccolta dei liquidi nella vasche di contenimento. Arpat: procedure corrette. Ammoniaca ancora in mare, record a nord del Fosso Bianco.
Informati Comune e Asl. Bufera sulla balneazione. Non si placa la polemica sul divieto di balneazione. I dati delle ultime analisi quelle del 31, quelle di ieri si avranno nei prossimi giorni confermano la permanenza di ammoniaca vicino al fosso. E un nulla di fatto. Le analisi chimiche sui pesci morti prelevati il 29 agosto alle Spiagge bianche si sono trasformate in una beffa. Insomma, le cause della moria, segnalata da alcuni cittadini la mattina del 29 agosto, non verranno mai a galla.
Visto che la risposta dell'istituto di zooprofilassi elimina ogni speranza. Come conferma l'assessore all'ambiente e vicesindaco Daniele Donati.
Il che significa che l'istituto di zooprofilassi, nonostante i tentativi, non ha potuto entrare nel merito delle cause che hanno portato alla moria.
Una vicenda, quella dei risultati delle analisi sui pesci, che ha aspetti surreali. Fino ad oltre le 16 di ieri, dopo nostre svariate telefonate, l'istituto di zooprofilassi sedi di Pisa e Firenze e l'Asl nord-ovest zona Cecina si sono rimpallate le competenze. Poco dopo l'assessore Donati ha chiarito che la risposta era arrivata, eccome. Lo stato deteriorato dei campioni prelevati non consente di fare le analisi e quindi di risolvere il quesito sulle cause della morte».
Donati spiega che il 29 agosto alle Spiagge bianche «per primi sono intervenuti la Guardia costiera e personale dell'ufficio ambiente del Comune, che ha prelevato i campioni e li ha portati all'Asl di Cecina. Mi risulta che, ben refrigerati, il giorno successivo siano stati portati all'istituto di zooprofilassi».
Fatto sta che ad oggi risulta impossibile capire come i pesci siano morti. Anna Cecchini per Il Tirreno. Non convince tutta la vicenda, a partire dal mancato divieto di balneazione precauzionale, proseguendo con le mancate e doverose comunicazioni ai cittadini da parte dei dirigenti Solvay.
Per arrivare al comunicato beffa che non si riesce a sapere la causa del decesso dei pesci». Anche Serena Mancini M5S ha fatto richiesta agli atti «per ottenere la perizia effettuata sui pesci e la lettera di risposta che Solvay ha inviato a Franchi». Mancini ha inoltre chiesto che alla Commissione del 12 settembre siano invitati a partecipare i tecnici dell'Istituto di zooprofilassi.
Anche Mancini, come Medicina democratica, annuncia l'invio di un esposto in Procura. Mi aspetto che durante la Commissione sia chiarita la vicenda delle analisi mancate sui pesci.
Chiedo anche che alla Commissione vengano invitati i tecnici che avrebbero dovuto fare le analisi sugli animali». Anche l'Ona Osservatorio nazionale amianto interviene sulla vicenda dello sversamento e della moria, segnalata il giorno successivo da alcuni cittadini.
Che le istituzioni si muovano, il tempo passa ma i danni restano». L'Osservatorio amianto ricorda anche come il documento Arpat in occasione dello sversamento del «termina con "nel corso degli eventi del 19 giugno sono emersi alcuni aspetti critici, seppur evocati da una situazione particolarmente eccezionale come quella del disservizio elettrico occorso.
Il Tirreno. Ossia la moria di pesci, trovati spiaggiati il 29 agosto intorno alla foce del Fosso bianco canale di scarico dello stabilimento Solvay. Davide Papavero, direttore dell'azienda di via Piave, prende le distanze da quanto accaduto all'esterno del perimetro dell'azienda e sottolinea l'importanza di «separare i fatti dalle opinioni». Ore convulse per dirigenza e dipendenti Solvay, che si sono trovati ad affrontare un'effettiva emergenza.
Papavero assicura che «dalle Praticamente, in via precauzionale, Solvay evita di sversare in mare quando si verificano anomalie nelle lavorazioni. Alle 10 del 29 agosto l'impianto era totalmente in marcia». I veri grattacapo, per la Solvay, sono arrivati dopo. Alle 21 Arpat ha prelevato acqua all'altezza dei campionatori in cima al Fosso bianco e lungo la battigia». Si tratta di tre provette, ognuna delle quali contiene il liquido "di passaggio" relativo ad 8 ore della giornata.
Fatto sta che proprio le analisi delle provette hanno rivelato, anche se in quantitativi minimi, un superamento dei livelli di azoto ammoniacale. Anna Cecchini Il Tirreno. Ottobre Le analisi per il fenomeno del materiale biancastro spiaggiato sulle Spiagge Bianche di Vada.
Sui due campioni di materiale solido bianco n. L'analisi ha lo scopo di valutare la presenza di sostanze idrosolubili in grado di determinare l'inibizione della luminescenza del batterio marino V. Acque di scarico Sono state analizzate le acque di scarico della Solvay, campionate dal personale Solvay, nei giorni compresi dal 6 al 8 ottobre. La ricerca di tensioattivi anionici sui campioni prelevati ha dato esito negativo.
Qui News Rosignano. Il problema delle schiume sta interessando dall'ottobre la costa sud di Rosignano Solvay, tra il muro del canale di presa degli impianti Solvay e il magazzino punto di ritrovo dei surfisti; almeno quattro gli episodi registrati. Gli ultimi il 13 ed il 14 gennaio scorsi. Da qui la richiesta da pare di Arpat di ulteriori approfondimenti e test. Tutte le aziende confermarono di aver effettuato indagini e di non aver individuato anomalie o disservizi ai loro impianti. Bernardeschi - Il Tirreno Precisazioni sulle anticipazioni della trasmissione Report di Rai3 In modo da completare le informazioni contenute negli spezzoni, necessariamente molto brevi, delle interviste rilasciate dalle nostre dirigenti.
Riteniamo utile fornire alcune precisazioni, in modo da completare le informazioni contenute negli spezzoni, necessariamente molto brevi, delle interviste rilasciate dalle nostre dirigenti. Per quanto riguarda la balneazione, i parametri da controllare, secondo la normativa europea ed italiana, sono quelli microbiologici, in particolare escherichia coli ed enterococchi intestinali. Sulla base dei risultati quadriennali di tale monitoraggio ogni anno viene stabilita la classificazione dei vari tratti di costa.
Solvay, dopo la trasmissione di Report e dopo l'assemblea sullo stato di salute della costa organizzata da alcune forze di opposizione insieme ad associazioni ambientaliste, il 20 dicembre scorso «ritiene fondamentale effettuare concrete precisazioni.
Ecco che vengono citati a tal proposito, «l'impianto gestito dal consorzio Aretusa, per il recupero delle acque reflue dei depuratori di Rosignano e di Cecina permette oggi di ridurre fortemente i consumi di acqua dolce dal territorio e destinati ad usi industriali. L'impianto di cattura e recupero della 2 dalle emissioni consente la sostanziale riduzione delle emissioni in aria di anidride carbonica.
Alcuni investitori che desiderano valutare il profilo ambientale delle aziende si preoccupano di come vengono compilati i rating. Talvolta sono chiamate le Maldive italiane. La sabbia apparentemente incontaminata nasconde comunque un problema.
Ma quella controversia sta ora iniziando a intersecarsi con un dibattito che va al cuore del futuro del settore degli investimenti. Solvay respinge l'accusa e afferma di aderire strettamente alle norme ambientali relative allo scarico degli effluenti dall'impianto, che a suo avviso non presentano rischi per la salute o l'ambiente.
Gestione dei rifiuti Dal esiste uno stabilimento chimico a Rosignano in Toscana. Secondo l'agenzia ambientale italiana Arpa, i rifiuti contengono alti livelli di mercurio, arsenico, ammoniaca, azoto e boro. I dati dell'agenzia pubblicati nel mostrano che i livelli di questi metalli pesanti, che sono tossici per l'uomo e alterano la crescita delle piante, sono al di sopra del limite fissato dalla legge nelle acque circostanti le spiagge bianche.
Lo studio dell'agenzia ambientale afferma inoltre che l'inquinamento delle acque ha fatto scomparire dai fondali di fronte alle bianche spiagge di Rosignano la Posidonia oceanica, una pianta acquatica del Mar Mediterraneo nota come Erba di Nettuno.
Solvay afferma che "aderisce a rigorosi standard ambientali relativi agli effluenti di scarico, operando in modo sicuro, senza impatto sulla salute o sull'ambiente e nel pieno rispetto di tutte le leggi e normative esistenti". Nel Solvay ha concordato con le istituzioni italiane di ridurre i livelli di rifiuti da Alla fine di settembre, la direzione di Bluebell ha scritto una lettera al consiglio di amministrazione di Solvay chiedendo di intraprendere una revisione della condotta ESG e di interrompere immediatamente lo scarico dei rifiuti direttamente in mare.
La lettera richiedeva inoltre che il consiglio di amministrazione di Solvay utilizzasse parte della remunerazione dell'amministratore delegato di Solvay per tali sforzi di pulizia e per l'ammodernamento tecnico del sito di Rosignano. L'azienda afferma che i suoi funzionari senior hanno incontrato il management di Bluebell e "hanno corretto molte delle loro imprecisioni e un utilizzo improprio delle informazioni". Bluebell nega di aver modificato le sue critiche nei confronti dell'azienda.
In alcuni casi, questi rating costituiscono la pietra angolare di come un fondo investe. Molti gestori patrimoniali vendono fondi collegati, ad esempio, ad indici MSCI che si concentrano su azioni con buoni rating ESG, o escludono quelli con punteggi negativi.
MSCI afferma che "le preoccupazioni per l'impatto ambientale sono determinanti nel settore in cui opera Solvay". Le valutazioni hanno lo scopo di fornire un quadro e di valutare la performance di un'azienda rispetto agli standard e alle performance dei competitors del settore, aggiunge. I fornitori di rating ESG, tuttavia, utilizzano metodologie diverse per sviluppare le proprie classifiche. Aggiunge: "I prodotti Solvay contengono sostanze che possono avere effetti nocivi sull'ambiente e sulla salute umana".
Tuttavia, ha anche assegnato al gruppo un punteggio elevato per la gestione di importanti questioni ESG. Fosso Bianco: staccionata anti-balneazione nello scarico Una staccionata in legno, 50 metri a nord e 50 a sud dello scarico del fosso bianco, delimita la zona di divieto di balneazione e permanenza sull'arenile che dal Lillatro porta verso le Spiagge Bianche. I cartelli di divieto venivano rimossi, ogni estate, dai frequentatori delle spiagge.
Una specie di arco molto aperto, con una decina di tubi che portano infisso un paletto di legno che sostiene altrettanti cartelli con l'ordinanza di divieto. Il motivo? La stessa dichiarazione dice che sempre nel , ad esempio, sono stati scaricati in mare:. Paolo Montechiaro FB.
Sangriata - la storia e le incertezze del , il NO del con gli aggiornamenti di cronaca e l'esito del sondaggio Nel si riprova con il Circo Nero. Pietrabianca - Spiagge bianche anche nel Medioevo. I Caraibi del Tirreno: spiagge, soda e gas.
Ambiente: la versione Solvay. Foce del Fine. Regali last minute originali: 3 ottime idee da copiare subito. Cascine, rissa a colpi di bottiglie. Due denunciati. I dati del 11 gennaio. Coronavirus: in Toscana Accesso utente. Richiedi una nuova password.
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